CRONOLOGIA: | 1498-1522 |
L'OPERA: | Il ciclo di affreschi della chiesa di Sant'Antonio Abate fu realizzato da Pellegrino da San Daniele in più fasi e con l’aiuto di allievi e collaboratori. All’attività caritatevole della Confraternita di Sant’Antonio, committente del ciclo decorativo, va ricondotta la scelta del programma iconografico, che raffigura in particolare alcuni episodi della vita di Sant’Antonio Abate e Sant’Antonio da Padova.Gli affreschi della fase più antica, avviata nel 1497, sono distinguibili grazie ad una decorazione dell’artista sulla strombatura della finestra del presbiterio dove si legge "Pelegrinus pinxit/ 1498". La data è confermata da un documento risalente all'ottobre dello stesso anno, in cui il vicario patriarcale sollecita la Confraternita di Sant'Antonio al saldo del pagamento dovuto al maestro. Questi primi furono terminati entro il 1503.Dopo un soggiorno a Ferrara, al servizio di Alfonso d’Este come pittore e scenografo di corte, nel 1513 Pellegrino stipula con la Confraternita un nuovo contratto per la continuazione dei lavori nella volta del presbiterio e nelle lunette: è così che ha inizio quella che viene convenzionalmente definita seconda fase, conclusa nel 1522. Dal punto di vista stilistico, questi affreschi sono caratterizzati da più accentuati contrasti chiaroscurali e contorni maggiormente definiti, che connotano le figure di una resa scultorea e nitida. Si vedano a tal proposito i corpi di Cristo e del cattivo ladrone nella Crocifissione, caratterizzati da una originale perizia anatomica, o i panneggi nel Miracolo del fanciullo annegato. |
LA CHIESA: | La prima notizia scritta riguardante la chiesa di Sant'Antonio Abate risale al 1308. Fu danneggiata dal terremoto del 1348 e nel 1441 fu restaurata a cura della Confraternita dell'attiguo ospedale, conservando l'originaria struttura a capanna con un'unica navata. Nel 1470 si conclusero i lavori della facciata gotica in pietra d'Istria con il magnifico rosone raggiato e un portale in pietra nella cui lunetta sono collocate le effigi di Sant'Antonio Abate, di San Giovanni Battista e di Sant'Antonio da Padova. |

